“ATTENDERE PREGO” – Assordanti silenzi sulle crisi delle Soprintendenze piemontesi

Quanto tempo è passato da quando le rappresentanze sindacali di base delle Soprintendenze ABAP di Alessandria e Novara hanno inviato un approfondito documento su tutte le criticità presenti e a concreto rischio di aggravamento nei rispettivi uffici?

La data è il 15 giugno 2019 per l’invio all’allora Ministro Alberto Bonisoli.

La data è il 16 gennaio 2020 per l’invio all’attuale Ministro Dario Franceschini.

Destinatari del documento ovviamente non solo la carica ministeriale, ma Capo di Gabinetto, Segretario Generale, Direttori Generali di ogni tipo…

Quante risposte, riscontri, richieste di chiarimento da allora?

…forse non c’è neanche bisogno di dirlo.

Quanto tempo è passato da quando alcuni Senatori della Repubblica, in primis l’on. Margherita Corrado, hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Franceschini sulla gravissima situazione degli Uffici periferici di questo Ministero in Piemonte, creati ex novo espressamente dalla riforma voluta dallo stesso Ministro?

La data è il 10 giugno 2020.  http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1154993/index.html

Quante risposte, riscontri, richieste di chiarimento da allora?

…forse non c’è neanche bisogno di chiederlo.

Nessuna risposta, nessuna richiesta interna di chiarimenti o di conferma sulle reali condizioni di organico e di lavoro in una regione in cui due delle tre Soprintendenze, la Direzione regionale dei musei e il Segretariato regionale sono retti da dirigenti ad interim, senza dimenticare che per le Soprintendenze di Alessandria e Novara si è trattato di una sostituzione effettuata a pochi mesi dalle nomine precedenti (quindi con l’aggravante di 2 passaggi di consegne nel giro di meno di 6 mesi).

Nessun interesse per uffici che, pur dovendo, e volendo, tutelare un territorio ricco di beni culturali, forse meno noti rispetto ad altre aree ma non per questo meno “preziosi”, tentano di sopravvivere con carenze di organico che sfiorano i due terzi rispetto al personale previsto, personale che non c’è mai stato tranne che sulla carta: inevitabile (e già tante volte segnalato) effetto della disgregazione degli uffici, avvenuta senza un’approfondita valutazione delle risorse, sia materiali che umane, disponibili.

Non ci si può rassegnare a questo silenzio, assordante nei nostri corridoi e nelle nostre stanze, e chiediamo con forza che il Ministro, con i suoi collaboratori e Direttori Generali, prenda finalmente coscienza della situazione di sofferenza e di abbandono dei “suoi” uffici periferici, si prenda ORA le sue responsabilità, anche rispondendo nel merito alle interrogazioni parlamentari che gli sono rivolte, e agisca ORA di conseguenza, per mettere tutti gli istituti a lui afferenti in condizione di lavorare con dignità e serenità.

(Photocredit: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Torino-portapalatina01.jpg)

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